Sempre più spesso sono presenti nelle nostre case e ci offrono la possibilità di inserire nel soffitto (e così occultare) gli impianti di dimensioni importanti come condizionatori e impianti di illuminazione o sistemi per il ricambio dell’aria. Stiamo parlando delle botole di ispezione, che possono essere in cartongesso, legno oppure in alluminio; sono ormai divenute veri e propri elementi di design. Il tipo più comune è la botola per cartongesso, la forma è generalmente quadrata oppure rettangolare. Le misure – in genere 60 x 60 centimetri – devono sempre essere stabilite per favorire il passaggio in sicurezza di cose e persone. La moderna edilizia ricorre spesso e volentieri a soluzioni a secco per la realizzazione di soffitti dove collocare impianti ingombranti. L’accesso ai relativi punti chiave (centraline hi-tech ma non solo) è assicurato proprio dalle botole di ispezione, caratterizzate da un’alta resistenza al fuoco.
Botole di ispezione: un accesso discreto all’intercapedine del soffitto
Quando nell’ambito di una progettazione si fa mente locale sulla possibilità di inserire una botola di ispezione in cartongesso, occorre valutare con quale frequenza si avrà necessità di aprirla per avere accesso all’intercapedine del soffitto. Si tratta di un aspetto molto importante, che riguarda la funzionalità di tale accessorio. Ogni volta che la botola verrà aperta – sollecitando la struttura – potranno comparire piccole e impercettibili crepe, in grado di minare la stabilità e l’integrità dell’anta. Ecco perché il ricorso a tale accessorio è da sconsigliare se si prevede di avere accesso al soffitto con cadenza frequente.
Sarà anche importante valutare la planarità della botola: è l’elemento principale in grado di assicurare un perfetto risultato estetico. Bisogna fare in modo che non siano presenti dislivelli nel soffitto in grado di comportare una poco geometrica fuoriuscita dal telaio da parte dell’anta apribile.
Tipologie di apertura e importanza del telaio
Esistono diverse tipologie di apertura per le botole di ispezione, a cominciare da quelle con sportello fisso o removibile. Nel primo caso è presente un telaio in alluminio, sia per quanto riguarda l’anta basculante (una parte metallica e una lastra di cartongesso) che in relazione alla parte fissa da avvitare alla struttura. L’apertura è del tipo classico ‘push pull’ e avviene verso l’esterno della botola. Nel secondo caso invece lo sportello removibile sarà composto da due elementi: il telaio in alluminio da avvitare alla struttura del controsoffitto e l’anta removibile da aprire verso l’esterno.
Esistono poi botole in appoggio per cartongesso anch’esse dotate di telaio in alluminio ma con un’apertura differente, verso l’interno del controsoffitto. Si spinge lo sportello removibile verso l’alto per poi collocarlo – ruotandolo – nel vano di apertura. La chiusura avviene nel senso inverso. Visto che la fantasia in fase di ristrutturazione è sempre in agguato, è anche possibile realizzare botole diispezione su misura; per poter rispondere a esigenze sempre nuove e diverse in questo contesto . Anche in questo caso l’apertura avverrà verso l’esterno della struttura, in presenza di sistema push pull, oppure verso l’interno nel caso di una struttura in appoggio per controsoffitti.