cappa

La cappa è uno degli elementi onnipresenti in cucina, ma spesso viene trascurata o sottovalutata. Invece, questo apparecchio è uno dei principali responsabili della qualità dell’aria; quindi anche dello stato di salute di chi vi passa proprio tempo e della conservazione di mobili e accessori. Inoltre, la cappa ha un ruolo chiave per funzionalità e nell’estetica del tuo ambiente culinario.

Se siete ad un passo dal rinnovare la cucina, fermatevi e prestate attenzione alla scelta della cappa, perché influenzerà il risultato finale della vostra ristrutturazione. In questo articolo vi spiegherò quali sono le diverse tipologie di cappe; come scegliere quella più adatta alle varie esigenze e al vostro stile, e come coniugarla con il resto dell’arredamento. Continuate a leggere per scoprire tutto quello che devi sapere.

Categorie di cappe da cucina

Le cappe da cucina si differenziano per il modo in cui sono installate e per le loro caratteristiche tecniche ed estetiche. Le principali tipologie sono:

  • Cappe a parete: sono le più comuni e si fissano alla parete, quasi sempre sopra il piano cottura. Possono avere forme e dimensioni diverse, e sono adatte a cucine di medie e grandi dimensioni, con una disposizione lineare o ad angolo;
  • Cappe a incasso: sono integrate nei mobili sopra il piano cottura, in modo da essere quasi invisibili. Sono ideali per cucine piccole o minimaliste, che vogliono mantenere una linea pulita e essenziale con il minimo ingombro;
  • Cappe a soffitto: sono installate proprio a filo nel soffitto; così da essere molto discrete e silenziose; ma anche molto costose e complesse da montare per via degli interventi di muratura e allaccio elettrico. Esse richiedono un soffitto falso o un controsoffitto per nascondere i tubi e i cavi;
  • Cappe a isola: sono indicate per quelle cucine che hanno un ambiente particolarmente grande da permettersi un elemento centrale che ospita il piano cottura; senza pareti di appoggio. Sono sospese al soffitto tramite dei cavi o dei tubi e creano un effetto scenografico e di design;
  • Cappe a scomparsa: sono cappe che si alzano e si abbassano dal piano di lavoro, o risucchiano a sé i vapori attraverso una o più aperture del piano nelle vicinanze di fornelli; si attivano solo quando necessario. Racchiudono il livello più alto di innovazione tecnologica, però sono anche più costose delle alte. Offrono una soluzione salvaspazio e un design futuristico.

Per scegliere la tipologia di cappa più adatta alla vostra cucina, devi considerare le dimensioni della cucina e del piano cottura; la modalità di funzionamento della cappa e lo stile e il design dell’ambiente.

Come scegliere la cappa appropriata

La cappa deve essere in primis proporzionata al volume della stanza dentro cui dovrà funzionare e alla grandezza del piano cottura. In generale, la cappa deve essere più larga o uguale al piano cottura, per assicurare una copertura ottimale.

Dal punto di vista della modalità di funzionamento, esistono cappe aspiranti e filtranti. La modalità aspirante prevede che l’apparecchio aspiri i fumi e li trasporti all’esterno tramite un tubo collegato a una presa d’aria. La modalità filtrante fa sì, invece, che la cappa aspiri i fumi e li filtri per mezzo di speciali pannelli che possono essere di acciaio e presentare carbone attivo, per poi rimetterli in circolo nell’ambiente.

È chiaro che la cappa deve armonizzarsi con il resto dell’arredamento; sia per quanto riguarda i materiali, i colori e le finiture, sia per quanto riguarda le forme e le linee. Vediamo in che modo.

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Come coniugare cappa e arredamento

La cappa è un elemento che può valorizzare o rovinare l’aspetto della vostra cucina, a seconda di come la coniughi con il resto dell’arredamento. Ecco alcuni consigli per creare un’armonia visiva e funzionale.

Il primo passo è stabilire se preferite creare un contrasto o una continuità tra la cappa e il resto della cucina; per dare un tocco di personalità o di eleganza. Per creare un contrasto, potete giocare con i colori, i materiali e le forme, scegliendo una cappa che si distingua dal resto. Ad esempio, per una cucina classica opta per cappe a parete in acciaio inox o in vetro, con forme curve o squadrate. Invece, per creare una continuità, potete abbinare la cappa ai mobili, al piano di lavoro e agli altri elettrodomestici; scegliendo una cappa che si integri perfettamente.

Dovete fare attenzione a rispettare le proporzioni e le distanze tra la cappa e gli altri elementi della cucina; per evitare di creare un effetto distorsivo o soffocante. La cappa deve essere centrata sul piano cottura e distanziata da esso di almeno 65 cm, per fornire una buona aspirazione e una sicurezza adeguata. La cappa deve anche essere distanziata dai mobili laterali di almeno 15 cm, per evitare di ostacolare l’apertura delle ante e dei cassetti.

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