Consigli nati da un’esperienza diretta di gestione
In fatto di aziende si sa, l’Italia è il leader in Europa in numero medie e piccole imprese, le cosiddette PMI.
Su 4.338.766 di imprese presenti sul territorio italiano, ben 4.335.448 fanno parte della categoria delle piccole e medie imprese, ovvero ben il 99%!
A questo si aggiunge il fatto che tra queste medio e piccole aziende il 95% è formato da piccole imprese con meno di 10 dipendenti. Sono i ‘piccoli’ che tirano avanti l’economia del nostro Paese, e a quanto pare anche molto bene. Questo perchè, per quanto riguarda numero delle attività, fatturato, valore aggiunto e gli occupati, il dato medio italiano è superiore a quello europeo.
Come gestore io stessa di una piccola impresa italiana, però, so che non è sempre facile gestire tali attività.
Se da un lato vi è l’orgoglio di far parte di un elemento trainante dell’economia italiana, avendo saputo mantenere una certa dipendenza e capacità di impresa, dall’altro ci si trova sempre e comunque ad affrontare difficoltà di gestione su piano fiscale e amministrativo.
L’Italia, come ben sappiamo, non è un Paese facile per quanto riguarda la burocrazia e le procedure fiscali. Per i piccoli imprenditori e liberi professionisti nella mia stessa situazione so che sono molte le energie dedicate alle procedure gestionali.
Alcuni consigli per piccole imprese
Mi sento di dare qualche suggerimento basato su un’esperienza personale. Parlo di come mi sono districata dal peso burocratico amministrativo grazie ad alcuni piccole strategie e di come sono riuscita a modificare il piano gestionale in maniera proficua e senza grandi spese.
1 Strutturare un piano economico
Prima di tutto la chiarezza negli obiettivi. Più l’obiettivo finale è chiaro, più la gestione fluisce. Ovviamente tutti all’interno dell’impresa devono capire l’obiettivo finale, in modo che tutti possano ottimizzare il proprio lavoro per il raggiungimento dello scopo.
Non solo, ma avere obiettivi specifici permette di massimizzare i profitti, poiché è possibile focalizzarsi su clienti e aree di maggiore guadagno. Questo ci permette di evitare sprechi in aree e risorse che non fruttano il capitale investito.
Questa analisi per obiettivi permette di individuare più facilmente i costi sui quali è effettivamente possibile risparmiare. Importante è consultare i dipendenti e collaboratori che si occupano di business e gestione. Questo confronto è utile per avere tutte le informazioni e un parere più generale, da un diverso punto di vista.
2 Strumenti digitali
Ho trovato che utilizzare servizi digitali per raccogliere i dati fiscali e amministrativi non è solo un obbligo di governo recentemente avviato ma è soprattutto una velocizzazione per i sistemi gestionali dell’intera azienda. Non sto parlando solo di fogli di calcolo come Excel o i software gestionali per l’invio delle ricevute fiscali. parlo di nuovi strumenti per tenere conto delle spese, come la carta Soldo. Questo strumento mi ha personalmente aiutato moltissimo nel conteggio di tutte le spese e nel calcolo delle detrazioni di Iva.
Con Soldo ho potuto gestire le spese derivanti da diverse fonti e dipendenti e controllare i flussi di cassa in tempo reale, grazie all’utilizzo di apposite app collegate alla carta.
3 Scegliere il personale giusto
Un’ altra mossa decisiva per l’implementazione della propria attività è quella di rivolgersi a personale competente e già in possesso di eventuali certificati. In questo modo non si devono utilizzare ulteriori energie per l’acquisto di competenze o di sostenere ulteriori costi di qualifica-formazione (ovviamente dove questo è possibile).
Particolarmente sul piano fiscale, ho ritenuto importante sempre riferirmi a professionisti, che potessero assicurarmi che la mia azienda fosse in regola presso il registro imprese e verso tutti i doveri fiscali.
Un’ altra mossa decisiva per l’implementazione della propria attività è quella di rivolgersi a personale competente e già in possesso di eventuali certificati, in modo da non dover utilizzare ulteriori energie per l’acquisto di competenze o di sostenere ulteriori costi di qualifica-formazione (ovviamente dove questo è possibile).
Personalmente odio la burocrazie e mi piacerebbe poter pensare solo ai progetti, alla creatività e alla comunicazione ma ahimè esiste anche tutta la parte burocratica che non va assolutamente sottovalutata e se posso allegerirmi di questo “peso” almeno un po’ ne sono certamente lieta. Inoltre adoro collaborare e credo che l’unione faccia la forza quindi laddove necessario preferisco realizzare dei team competenti anche per affrontare nuove avventure lavorative.