Se per vari motivi siete quelli che quest’estate trascorreranno l’estate a Roma, sappiate che tra i locali lungo il Tevere dell’estate Romana, all’altezza dell’isola Tiberina, ce ne è uno davvero speciale, si chiama Lost River.
Uno dei soci, Andrea, ci ha contattato perchà© aveva bisogno del progetto fotorealistico da sottoporre all’organizzazione e di qualche suggerimento per il bancone.
Andrea aveva le idee molto chiare, un beach bar ispirato al surf, per portare un angolo di mare sulle sponde del Tevere: tavole da surf, sedie sdraio, segnaletica da spiaggia e lucine come in tutti i beach bar che si rispettino!
Per il bancone non potevamo che proporre un incannucciato, cosa c’è di più beach delle stuoie di canne di bambù che con calore e semplicità ricoprono banconi, tettoie e recinti di bar sulle spiagge di tutto il mondo?
Dalle immagini di un locale Australiano Andrea ha tratto l’ispirazione per il tavolo-bancone che affaccia sulla bellissima vista delle rapide dell’isola Tiberina, qui le tavole da surf diventano tavoli alti completati da sgabelli realizzati artigianalmente con un effetto di tavole di legno colorate consumate dal mare e dalla salsedine, come gli altri arredi realizzati su misura.
Altre tavole da Surf campeggiano sul fronte del bancone con dipinto il nome del locale Lost River, bellissime le lampade che ne sovrastano il piano realizzate con tronchi di legno e fili e lampadine nude dallo stile leggermente industriale, un altro lampadario e realizzato con una vecchia scaletta di recupero
La parte opposta al locale, quella che poggia con le spalle lungo il muro del lungo Tevere e arredata con semplicità e funzionalità da una serie di divanetti realizzati semplicemente da pallet e cuscinoni, area molto ambita soprattutto la sera per accomodarsi in modo informale per un aperitivo o un dopocena.
Nel locale vero e proprio troviamo ancora altre tavole da surf, una utilizzata come lavagna menù ed un’ultima come porta bottiglie.
Completano l’atmosfera perfetta del Lost River lungo il Tevere, un dondolo e un angolino arredato con sedie sdraio, proprio quello dove ci siamo sedute a prendere un aperitivo quando siamo andate a salutare Andrea e, sarà stato il rumore delle rapide del fiume, sarà stata l’aria che cominciava a rinfrescare del tardo pomeriggio, la comodità delle sdraio, il gusto del cocktail la musica di Bob Marley in sottofondo ma vi assicuro che sembrava davvero di stare in piaggia e che non avevamo più alcuna intenzione di alzarci!