Qualità, resistenza, verstilità della resina epossidica
Qualità, resistenza e versatilità: queste sono le parole chiave che ruotano intorno ai progetti in resina epossidica e legno, che assicurano una miriade di opportunità anche per quanto riguarda le scelte di design.
Prima di tutto, deve essere precisato che i rivestimenti così realizzati, beneficiano del bilanciamento perfetto tra due materiali, quali chiaramente la resina ed un altro considerato indurente. La sinergia e l’equilibrio tra questi materiali permette di realizzare una superficie resistente ad ogni tempo, oltre che all’utilizzo, ai graffi ed all’azione di detergenti e prodotti chimici.
Progetti in resina epossidica e legno
Più nello specifico, per quanto riguarda i progetti in resina epossidica e legno, è opportuno evidenziare che la combinazione – se non fatta a regola d’arte – potrebbe determinare qualche criticità.
Infatti il legno, in presenza di umidità, tende a rimodellarsi aumentando il suo volume o ridimensionandolo.
Per questo motivo è necessario che la resina sia caratterizzata da bassa viscosità nel caso in cui dovranno essere trattate superfici in legno.
Applicazione in ambienti esterni
Qualora i progetti in resina epossidica e legno dovessero interessare ambienti esterni, invece, sarà opportuno acquistare materiale che sia resistente ai raggi UV e che, pertanto, eviterà l’ingiallimento della parte trattata con la resina trasparente.
In più, un altro consiglio utile è quello di acquistare sempre una resina epossidica che sia di alta qualità e che, di conseguenza, abbia minimo margine di restringimento.
In relazione alla colata, questa può arrivare ad uno spessore massimo di 2cm e bisogna avere cura di non eccedere perché altrimenti si determinerà un indurimento immediato che comporterà la presenza di macchie.
Progetti in resina epossidica e legno: esempi concreti
Tra i progetti in resina epossidica e legno rientra quello che riguarda un’eventuale sigillatura di superfici, in modo tale da renderle resistenti all’acqua. È chiaro che, in questo caso, sarà bene optare per un ambiente di lavoro completamente asciutto che contribuirà al raggiungimento di risultati ottimali. Imperativo fondamentale è quello che la temperatura del legno e della resina epossidica sia pressoché identica a quella ambientale e che la superficie da lavorare risulti completamente pulita ed asciutta. In più, la stessa dovrà essere successivamente ben levigata e resa uniforme. Dopo aver calcolato la quantità necessaria di resina e averla miscelata con l’indurente, sarà possibile – nell’eventualità – colorare il materiale. Una volta che sarà pronto, dovrà essere colato sulla superficie eseguendo costanti movimenti a spirale o zig zag per permetterne la sua distribuzione lineare ed uniforme e procedere al suo livellamento. Quando raggiunge la consistenza di un gel, non dovrà più essere lavorata e, alla comparsa delle bolle, le stesse dovranno essere tempestivamente eliminate con un bruciatore apposito.
Applicazione su legno mordenzato
Tra gli altri progetti in resina epossidica e legno, rientra anche l’applicazione del materiale su legno mordenzato, fermo restando che bisognerà avere cura di testare la miscela su una piccola parte della superficie per verificarne la compatibilità. La resina epossidica viene anche impiegata per riparare il legno così come per la realizzazione di vari oggetti mediante l’operazione di un’apposita fusione.
In pratica, sono davvero tantissimi i progetti in resina epossidica e legno realizzabili ognuno a seconda delle proprie esigenze e, se le operazioni verranno svolte con cura ed attenzione, i risultati saranno certamente ottimali!